La Geologia

La geologia nasce nell’antica Grecia con le prime ipotesi sulla dinamica della terra formulate dai filosofi pitagorici e successivamente nell’antica Roma da Plinio il Giovane; si sviluppa, poi, nel corso del tempo grazie alla mente di alcuni importanti studiosi fino a Leonardo Da Vinci e Stenone; ma la geologia si afferma come vera disciplina scientifica solo tra il 1700 e il 1800 per l’opera di studiosi naturalisti e medici. Nel corso del tempo le problematiche e le tematiche si sono ampliate col progredire delle conoscenze; i geologi attuali studiano la composizione, la struttura, la storia e i processi evolutivi che dominano la Terra e si occupano di tutte le problematiche applicative legate allo studio delle risorse e dei rischi, lavorando in due campi principali: il campo della ricerca e il campo delle applicazioni. Dalla fine del XX secolo la geologia ha esteso il suo campo di indagine ai pianeti ed agli altri corpi solidi del sistema solare.

Il Geologo

Il geologo attraverso lo studio delle rocce, delle coperture eluvio-colluviali, dei suoli, e della loro distribuzione sul territorio, interpreta, quantifica e modellizza i principali processi della dinamica endogena ed esogena al fine di definire scenari di pericolosità e di rischio; studia la morfodinamica superficiale, la stabilità dei pendii e l’evoluzione dei bacini idrografici; predispone gli elementi geologici e geotecnici per la progettazione e la realizzazione degli interventi di stabilizzazione e di salvaguardia del territorio dalle calamità naturali e dall’inquinamento del suolo e del sottosuolo; fornisce indicazioni tecniche per la pianificazione ambientale e urbanistica del territorio e per la progettazione e la realizzazione di edifici, strade, ferrovie, gallerie e di infrastrutture civili e industriali; ricerca e studia le risorse idriche, i giacimenti minerari e le fonti energetiche, mettendo in opera le attività di prospezione per la ricerca e l’ubicazione dei giacimenti utili, dei quali valuta la natura e l’interesse economico e, in collaborazione con altri specialisti, progetta e realizza la coltivazione e l’utilizzazione, nel rispetto dell’ambiente; valuta e controlla l’impatto ambientale delle grandi opere e fornisce indicazioni per attenuarlo; valuta la pericolosità connessa con la naturale presenza sul territorio di rocce, minerali e fluidi tossico-nocivi o radioattivi e fornisce indicazioni per ridurne il rischio; interviene nell’individuazione di siti contaminati dall’attività antropica (suolo, acqua e aria) e collabora alla progettazione delle opere di bonifica.